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LA MONETA DELL'ULTIMO RE DI FRANCIA PRIMA DELLA RIVOLUZIONE Dopo la caduta dell'impero Romano d'occ




LA MONETA DELL'ULTIMO RE DI FRANCIA PRIMA DELLA RIVOLUZIONE

Dopo la caduta dell'impero Romano d'occidente la Francia diventa il centro nevralgico della monetazione in Europa, e proprio sotto Carlo Magno, tra il 781 e il 790, fu attuata una vasta riforma monetaria per la quale l'argento diventó il fulcro del sistema europeo ed il Denier (ovvero il denarius romano moneta d'argento per eccellenza e una delle più longeve coniazioni della storia) il suo perno.

Questa riforma, che era stata iniziata da Pipino il Breve, padre di Carlo Magno, prevedeva un'unica moneta legale e il "monometallismo argenteo. Questo significa che veniva creato il denaro, moneta che non aveva né multipli né sottomultipli. Il denaro era di argento, e quindi nel sistema previsto dalla monetazione carolingia non esistevano altri metalli.

Proprio per questo gran parte dei termini che oggi utilizziamo quando parliamo di soldi derivano direttamente quelle fondamentali riforme e si riferiscono al metallo color della Luna.

Come si dice infatti denaro in Francese? ma Argent naturalmente....e in Spagnolo? Dinero da Denier o Denarius. Qual era la moneta che circolava in Italia prima dell'Euro? Non essendo prevista la coniazione di alcun multiplo del denaro, dall'uso quotidiano nacque una soluzione spontanea: siccome da una libbra (peso su cui si basava tutto il sistema) si ottenevano 240 denari, si iniziò a far equivalere 240 denari a una "Lira" (unità di conto) appunto...

Questo fondamentale sistema monetario ha regolato la coniazione in Europa per molti secoli, fin quando la rivoluzione francese e gli avvenimenti ad essa collegati, portarono all'affermazione del sistema decimale; fenomeno che non toccò la Gran Bretagna fino al 1971.

RichFree Exclusive Money Art & Jewellery non poteva non raccontare quegli incredibili eventi che hanno segnato la storia Europea e del mondo intero se non con una sua realizzazione. Infatti questi orecchini contengono l'ultimo esempio di quella coniazione in argento che fu completamente stravolta durante i tragici anni della Rivoluzione Francese...Dunque una moneta carica di significati che sottendono: Unità e Pace.



Oltre all'immagine del Sovrano sul fronte, portante una veste ricamata coi simboli dell'ordine del Santo Spirito ed i capelli annodati sulla nuca da un nastro, ci sono le iniziali B. DUVIV. F. sul bordo al di sotto, segno del maestro di zecca. Ma le monete contenevano sul retro lo scudo ovale di Francia coronato con 2 rametti d'ulivo, ovvero l'augurio di pace e spirito di fratellanza che chi indosserà questi orecchini potrà mostrare orgogliosamente al mondo intero.



A PROPOSITO DI LUIGI XVI

Luigi XVI, (23 agosto 1754 - 21 gennaio 1793) fu re di Francia e di Navarra dal 1774 al 1789; continuò a regnare con il solo titolo di re dei Francesi, per decreto dell'Assemblea nazionale, dal 10 ottobre 1789 al 10 agosto 1792, quando fu "sospeso" ed arrestato durante l'insurrezione del 10 agosto, processato dalla Convenzione Nazionale, trovato colpevole di tradimento col nemico, e ghigliottinato il 21 gennaio 1793 sulla piazza della Rivoluzione (precedentemente, Place Louis XV) a Parigi.

Queste poche righe biografiche non bastano a dare l'idea di chi sia stato Luigi XVI sí perché lui era ben più che il marito un po' tonto della leggendaria Maria Antonietta

Leggendo l'ultima frase che pronunciò si inizia ad avere un'idea più precisa del personaggio.

«Signori, sono innocente di tutto ciò di cui vengo incolpato. Auguro che il mio sangue possa consolidare la felicità dei francesi.» (Le ultime parole pronunciate da Luigi XVI il 21 gennaio 1793, registrate da Charles Henri Sanson esecutore della condanna.)

Luigi XVI è stato per lungo tempo caricaturato come un Re un po' sempliciotto, manipolato dai suoi consiglieri, poco avvezzo a questioni di potere, con delle piccole manie come la fabbricazione di serrature.

Ma quest'immagine è dovuta in parte alla sua attitudine verso la corte. Il carattere "stordito" che gli è stato attribuito in realtà si spiega con una forte miopia che lo "isolava" dal mondo, Luigi XVI era in effetti un uomo avanti rispetto al suo tempo, una persona studiosa ed erudita che era appassionata di marina, di storia e di diverse scienze. Ben lungi dall'interessarsi che alle serrature, aveva una conoscenza teorica della marina così affinata che quando vide per la prima volta il mare fece delle osservazioni la cui pertinenza stupefece i suoi interlocutori. Altri "clichés" ci rivelano un Re piccolo, mentre in realtà era alto nientemeno che poco più di un metro e novanta!!!

Nella biografia scritta da Jean-Christian Petitfils tutti questi clichés vengono spazzati via e ci viene restituito il vero volto di Luigi XVI: quello di un uomo intelligente e di grande cultura.

Ben lontano dall'essere un duro conservatore, prigioniero della sua educazione, volle riformare in profondità il suo regno attraverso una vera e propria Rivoluzione reale e popolare sfortunatamente contrastata dalla fronda dei privilegiati.

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